martedì 24 aprile 2012

Il giorno del tradimento:"25 Aprile...la grande bugia!"di Valerio Arenare

Come ogni anno vedremo ripetere quella "farsa" che viene chiama "festa della liberazione!" ovvero il 25 Aprile in ricordo del 25 Aprile 1945. La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia. A seguito dell'assalto dei partigiani a Milano e Torino. Da quel giorno gli Italiani festaggiano questa ricorrenza per ricordare la caduta della Repubblica Sociale Italiana e la vittoria degli americani ai danni del popolo Italiano. Vedremo in televisione i soliti documentari sul "terribile mostro fascista", sugli "eroici partigiani", vedremo i politici italiani ricordare i "terribili anni" dal 43 al 45, le condanne al ventennio fascista, vedremo il Partigiano Presidente depositare corone d'alloro sulle tombe degli uomini della "restitenza", vedremo ex fascisti rinnegare il proprio passato e vedremo gli iscritti dell'ANPI ringiovanire di 68 anni. Ma cosa vedremo davvero? i nostri occhi cosa vedrebbero spostando i lustrini e le paillettes, cosa udiranno le nostre orecchie se spostassimo l'ascolto un pò più in la, cosa accadrebbe se le nostre mani si tendessero verso chi fa parte della categoria "dei vinti"? Ascolteremo che il 25 Aprile che ci racconta la storia non è altro che una "grande Bugia"! Il 25 Aprile 1945 un popolo glorioso come quello che era stato il popolo italiano, fu appecoronato al volere dell'invasore Americano che da quella data, ancora oggi, decide sul futuro dei popoli invasi. Dal 25 Aprile 1945 una terra che fu il glorioso Impero Romano, che fu Magna Grecia, che fu terra di eroi, che fu terra di poeti, che fu terra di scienziati, che fu terra di artisti, che fu grande e gloriosa, fu umiliata e costretta a prostituirsi al migliore offerente per gli anni a venire (vedi modifica art. 81 costituzione Italiano che sancisce la perdiata della sovranità politica ed economica del popolo italiano e la svendita dell'intera nazione). Quel 25 Aprile quando la storia nascose le atrocità compiute dagli "eroici partigiani", quando per le strade della nostra amata Patria fu versato sangue innocente: Rolando Viri, Giuseppina Ghersi, i Fratelli Govoni, Norma Cossetto, solo per ricordare qualcuno dei nomi dei martiri uccisi in maniera barbara dai partigiani. E come fare per non ricordare le Marocchinate, le Foibe assassine, le barbarie perpretate ai danni delle SAF, e tanti, tanti...troppi ricordi chiusi in un baule gelosamente custodito dalla nostra Patria, ma cancellato da ogni testo scolastico o pubblicazione. 20 anni di gloria ed onori che videro la nostra Patria splndere di una luce accecante invidiata e glorificata dai popoli stranieri, distrutti dall'assurda sete di sangue dei traditori che pugnalarono alle spalle i propri fratelli. Quel sangue che sporcò le strade della nostra Patria chiede solo di essere ricordato, quei nomi nascosti dalla polvere del tempo vogliono essere solo citati, quei visi che nessuno ha mai visto vorrebbero solo essere ricordati come i volti di Italiani che l'orda rossa non permise di vedere il domani. E tutto questo perchè? per cosa? per nascondere la verità! per paura che le generazioni future scoprissero che fu tutto sbagliato! che il vero nemico non erano i fascisti, ma i "liberatori" e che la "grande Italia" era morta quel 25 Aprile e che nulla sarebbe stato più uguale. Ricordo la mia prima visita al "Campo della Memoria" a Nettuno, i visi dei reduci, di chi fieramente difese la "vera bandiera Italiana" fino alla fine! vedevo nei loro occhi, ancora oggi, il dolore e la rabbia per quei giorni di lutti, per la perdita della dignità di un popolo, per i fratelli e le sorelle caduti. Vedevo i loro occhi bagnarsi di lacrime amare pensando a ciò che era e ciò che divenne la nostra Italia, vedevo le loro mani tremare e dannarsi per non assere riusciti, nonostante tutto, a respingere l'invasione. Le mie lacrime si uniscono alle loro, amo il mio paese e piango, si piango! pensando a ciò che la mia terra ha dovuto subire e il ripetersi di questa "grande bugia" fa crescere in me la rabbia ma alla stesso tempo la consapevolezza di aver scelto bene nel decidere di dedicare la mia vita per "vendicare il sangue dei vinti". Io credo che tutto possa ancora accadere! Io credo che la strada che ci indicarono i nostri padri sia ancora lì e che aspetta di essere calpestata ancora da passi fieri! io credo che se ognuno di noi capisse di essere "portatore" dell'idea... la storia potrebbe cambiare! IO NON HO TRADITO E NON FESTEGGIO LA "GRANDE BUGIA!" CI SALUTEREMO IL 25 APRILE AL CAMPO DELLA MEMORIA A NETTUNO E IN OGNI LUOGO SI RICORDI DI COLORO CHE NON TRADIRONO LA LORO AMATA PATRIA E CHE MORIRONO PER DIFENDERLA! ONORE A CHI LOTTA!!! Valerio Arenare Segretario Politico Nazionale MPN ‎"Ascoltatemi, carissimi amici e compagni di fede. Questo non è un addio. L’addio, sarete voi a darmelo, quando io non potrò più farlo, dato che, fino all’ultimo respiro, intendo adempiere al giuramento che prestai il 28 ottobre 1939 allo Stadio dei Marmi, al Duce presente." - Rutilio Sermonti.

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